Cronaca

L’Anci si costituisce parte civile nel processo per l’omicidio del sindaco Vassallo

L'Anci si costituisce parte civile nel processo per l'omicidio del sindaco Vassallo

L’Anci si costituisce parte civile nel processo per l’omicidio del sindaco Vassallo

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, il noto sindaco di Pollica assassinato il 5 settembre 2010. Questa decisione segna un passo importante nella ricerca di giustizia per Vassallo, un amministratore che ha dedicato la sua vita alla tutela del territorio e alla comunità.

La richiesta di giustizia da parte di Anci

Il presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, ha toccato il tema dell’omicidio di Vassallo durante il suo discorso conclusivo nell’ultima Assemblea che si è svolta a Torino. “Mi auguro che finalmente lui possa avere giustizia – ha dichiarato Manfredi – perché significherebbe avere giustizia per i tanti sindaci che ogni giorno si impegnano e, con il sacrificio personale e dei propri cari, si mettono a servizio delle rispettive comunità”. Le parole del presidente rispecchiano il desiderio di rispetto e onore per il lavoro degli amministratori locali, che spesso operano in contesti difficili e a rischio.

Negli anni, l’ANCI ha mantenuto viva la memoria di Vassallo, promuovendo ogni anno, a partire dal 2011, il premio Angelo Vassallo. Questo riconoscimento è assegnato alle amministrazioni che si distinguono per progetti di tutela e promozione del territorio, nonché per la trasparenza amministrativa.

Richieste di verità e commissione d’inchiesta

Nel 2020, l’allora presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, si è schierato a favore di chi chiedeva l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio del sindaco cilentano. “Un dovere verso la sua famiglia, ma anche verso le istituzioni tutte della Repubblica italiana”, aveva affermato Decaro, ponendo l’accento sull’importanza della verità e della giustizia in questo caso emblematico.

Anche l’ANCI ha lanciato l’iniziativa del manifesto per la Bellezza, attraverso cui i sindaci si impegnano nella promozione della cura della bellezza e nella salvaguardia dei beni comuni che caratterizzano gli spazi urbani. Questo approccio evidenzia il legame tra amministrazione locale, qualità della vita e responsabilità civica.

Marcia per la verità e giustizia

Nel febbraio del 2018, l’ANCI ha organizzato la marcia “Per Angelo. Conoscere la verità per tornare a credere nella giustizia”, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci nella richiesta di verità e giustizia. Questa manifestazione culminò in una petizione affinché le indagini sull’omicidio di Vassallo non fossero archiviate, sottolineando il forte impegno della comunità per ottenere giustizia per un sindaco che ha dato la vita per il suo comune.

La decisione dell’ANCI di costituirsi parte civile nel processo rappresenta quindi non solo un atto legale, ma anche un simbolo di solidarietà e un richiamo all’importanza della giustizia per tutti coloro che servono le loro comunità. Con questo gesto, si pone l’accento sull’importanza di non dimenticare, ma anzi, di continuare a lottare per i principi di legalità e responsabilità, in memoria di Angelo Vassallo.

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