Cronaca

Fantoccio di Elon Musk a piazzale Loreto, indaga la Digos di Milano

Fantoccio di Elon Musk a piazzale Loreto, indaga la Digos di Milano

Fantoccio di Elon Musk a piazzale Loreto, indaga la Digos di Milano

Un episodio controverso ha catturato l’attenzione dei media e del pubblico: un fantoccio raffigurante Elon Musk, patron di Tesla e X, è stato appeso a testa in giù a piazzale Loreto, a Milano. Questo luogo ha una profonda carica simbolica, poiché qui, il 29 aprile del 1945, furono esposti i corpi di Benito Mussolini e Clara Petacci. L’azione è stata rivendicata dal collettivo ‘Cambiare Rotta Milano’, che ha accompagnato il gesto con la frase provocatoria pubblicata su Instagram: “C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon…”.

Indagini in corso dalla Digos

Le autorità, in particolare la Digos della questura di Milano, stanno attualmente indagando sull’accaduto. Gli investigatori si stanno concentrando sull’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona, nel tentativo di identificare i responsabili. Fino ad ora, non è stato ipotizzato nessun reato specifico, ma la questione sarà oggetto di valutazione da parte della Procura di Milano, una volta ricevuta una relazione preliminare sull’incidente. Non si esclude la possibilità di contestare, in astratto, le minacce aggravate, considerando il valore simbolico dell’azione e il luogo scelto.

Le reazioni a questo gesto non si sono fatte attendere. Dalla Commissione europea non sono arrivate dichiarazioni ufficiali. Il portavoce, Paula Pinho, ha dichiarato: “Sosteniamo assolutamente la nostra politica di antisemitismo. Non commenteremo alcun gesto che possa essere interpretato in modo diverso da come inteso.” D’altra parte, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso opinioni decise sul gesto di Musk, sottolineando l’importanza della libertà di parola in Europa, ma avvertendo che posizioni estremiste non possono essere tollerate.

Critiche e preoccupazioni politiche

L’europarlamentare Ilaria Salis, intervistata su La7, ha definito l’atteggiamento di Musk come “inquietante”, affermando che si tratta di una manifestazione di una “precisa agenda politica”. Il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo ha denunciato che l’azione di Musk segnalerebbe un pericolo per le nostre democrazie, con il Big Tech che diventa uno strumento di disinformazione e odio.

Inoltre, gli esponenti di questi gruppi politici hanno messo in guardia sull’importanza di applicare la legislazione europea, come il Digital Services Act, per proteggere i processi democratici dalle ingerenze e dalle manipolazioni da parte degli oligarchi del Big Tech. Secondo Iratxe Garcia Perez, presidente del gruppo, l’escalation di fake news e contenuti d’odio promossi attraverso i social media di Musk rappresenta una minaccia diretta ai valori europei.

Reazioni dal panorama politico italiano

La reazione a questo gesto ha coinvolto anche figure politiche italiane. Elly Schlein, segretaria del Pd, ha risposto con un chiaro: “Antifascisti sempre”. Al contrario, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha derubricato la polemica come “ridicola”, mentre il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha criticato gli “estremisti di sinistra” che hanno realizzato l’azione, definendo il gesto come parte della “cultura comunista”.

Il polverone sollevato dall’episodio sottolinea ancora una volta quanto sia delicato il tema della politica in relazione ai comportamenti pubblici di figure influenti come Elon Musk. Le prossime settimane potrebbero riservare ulteriori sviluppi, mentre le indagini della Digos proseguono e le reazioni politiche continuano a moltiplicarsi.

Condividi questo articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *