Cronaca

Aggressione ai medici dopo il decesso di una giovane in ospedale a Foggia

Aggressione ai medici dopo il decesso di una giovane in ospedale a Foggia

Aggressione ai medici dopo il decesso di una giovane in ospedale a Foggia

Ieri sera, una drammatica aggressione ha avuto luogo nel reparto di Chirurgia Toracica del Policlinico Riuniti di Foggia, in seguito al decesso di una giovane di 23 anni. La notizia della sua morte, avvenuta durante un delicato intervento chirurgico, ha scatenato la furia di una cinquantina di parenti, che si sono scagliati contro l’equipe medica, usando violenza fisica tra cui pugni, schiaffi e calci.

Un episodio di violenza in ospedale

La giovane, originaria di Cerignola, era ricoverata in ospedale da alcuni giorni dopo aver subito ferite in un incidente stradale. Il suo intervento chirurgico avrebbe dovuto essere decisivo per la sua ripresa, ma purtroppo la situazione si è conclusa drammaticamente. La reazione dei familiari alla notizia del decesso è stata tanto furiosa quanto tragica, portando a una violazione della sicurezza dell’ospedale.

Le aggressioni hanno costretto il personale medico a rifugiarsi in una stanza per sfuggire all’improvvisa violenza, mentre la situazione all’interno dell’ospedale si faceva sempre più tesa. Fortunatamente, diverse pattuglie della polizia sono giunte sul posto per ristabilire l’ordine, ma non senza prima aver dovuto fronteggiare una situazione difficile.

Conseguenze per il personale sanitario

Alcuni medici e infermieri hanno riportato ferite e contusioni durante l’attacco. Questo episodio sottolinea non solo la tragedia personale della famiglia colpita dal lutto, ma anche i gravi rischi ai quali è esposto quotidianamente il personale sanitario, che cerca di svolgere il proprio lavoro nella cura dei pazienti, anche in situazioni di emergenza come questa.

La violenza in ospedale è un problema serio e preoccupante che deve essere affrontato, sia per la sicurezza del personale medico sia per quella dei pazienti. La salute mentale e la protezione degli operatori sanitari richiedono sforzi concertati da parte delle autorità sanitarie e delle forze dell’ordine, affinché eventi simili non si ripetano in futuro.

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