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Documenti riservati UE rivelano la mancata cooperazione di Malta nei salvataggi migranti

Documenti riservati UE rivelano la mancata cooperazione di Malta nei salvataggi migranti

Documenti riservati UE rivelano la mancata cooperazione di Malta nei salvataggi migranti

Secondo recenti documenti trapelati dall’operazione navale dell’Unione Europea Irini, emerge una preoccupante situazione riguardo alla mancanza di cooperazione di Malta nelle missioni di salvataggio di migranti nel Mar Mediterraneo. Questa prevedibile tensione è stata evidenziata da una nota interna della missione, redatta da un consulente legale francese e risalente a settembre 2024, che è stata fonte di discussione sul periodico Times of Malta.

Il Rifiuto di Partecipare ai Salvataggi

I documenti rivelano che, nonostante gli incidenti avvengano principalmente nelle acque di ricerca e salvataggio di Malta, le operazioni di soccorso vengono frequentemente gestite da forze italiane. Questo succede perché, come riportato, “Malta non risponde mai e si rifiuta di seguire queste operazioni.” Ciò solleva interrogativi sulla reale disponibilità del governo maltese di partecipare attivamente agli sforzi di salvataggio dei migranti.

Un portavoce dell’organizzazione Alarm Phone ha aggiunto che le autorità maltesi sembrano piuttosto collaborare con le forze di libiche e tunisina nel rimpatrio dei migranti, i cui viaggi verso l’Europa spesso si concludono in condizioni di grave pericolo.

Statistiche Sconcertanti

Le statistiche incluse nei documenti sono piuttosto illuminanti. Dal gennaio all’ottobre 2024, Malta ha avuto il merito di salvare solo 92 migranti; un numero sorprendentemente basso se messo a confronto con i 12.399 migranti tratti in salvo dalla guardia costiera italiana, i 8.179 salvati dalla guardia costiera libica e gli 8.271 soccorsi dalle imbarcazioni delle organizzazioni non governative (ONG).

La Risposta delle Autorità Maltesi

In risposta a queste affermazioni, un portavoce del Ministero dell’Interno maltese ha spiegato al Times of Malta che tutte le segnalazioni di emergenza vengono esaminate e trattate secondo criteri di priorità, senza distinzione di stato giuridico dei migranti. Il portavoce ha sottolineato come Malta collabori attivamente con i centri di soccorso vicini, in particolare con quello di Roma, per coordinare gli interventi di soccorso.

Tuttavia, il rappresentante di SOS Mediterranee, anch’esso citato dal Times of Malta, ha confermato che le autorità maltesi “non rispondono mai alle nostre chiamate o alle nostre email,” evidenziando una preoccupante mancanza di comunicazione e cooperazione.

In conclusione, la situazione attuale mette in luce l’urgenza di rivedere le strategie di salvataggio e di assistere i migranti nel Mediterraneo. Con il numero crescente di persone in cerca di aiuto, è cruciale che tutti i paesi coinvolti assumano la responsabilità e lavorino insieme per affrontare questa crisi umanitaria.

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