MondoTecnologia

Blue economy e underwater economy: accordo strategico tra Università di Pavia e Marina Militare

Blue economy e underwater economy: accordo strategico tra Università di Pavia e Marina Militare

Blue economy e underwater economy: accordo strategico tra Università di Pavia e Marina Militare

Il futuro delle telecomunicazioni e del commercio passa attraverso il mare. Nel 2023, il 99% delle telecomunicazioni digitali è transitato attraverso 552 cavi sottomarini, estendendosi per 1,4 milioni di chilometri e gestendo oltre un trilione di transazioni finanziarie per un valore di 10 trilioni di dollari, con una crescita annuale del 12%. Non solo: il 90% del traffico merci globale si snoda anch’esso dentro questi fondi marini. Le previsioni sono ottimistiche; si stima che entro il 2030, il mercato globale legato all’underwater economy varrà quasi 400 miliardi di euro.

Un accordo strategico per l’innovazione sottomarina

Consapevole di queste dinamiche, l’Università di Pavia ha siglato un accordo strategico con la Marina Militare Italiana per promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica subacquea. Questo accordo mira a sviluppare sensori, nuovi materiali, nanotecnologie, fotonica e additive manufacturing, creando un think tank focalizzato su geopolitica e innovazione. Non si tratta solo di ricerca, ma anche di formazione avanzata e valorizzazione dei siti archeologici sottomarini.

L’Ammiraglio di Squadra Antonio Natale della Marina Militare ha sottolineato l’importanza di accrescere la consapevolezza riguardo alla fondamentale importanza del mare per l’Italia, un Paese con una forte vocazione marittima. Secondo Natale, è essenziale coinvolgere tutti gli stakeholders del cluster marittimo per sviluppare una visione integrata e strategica. La collaborazione con l’Università di Pavia, un partner accademico di eccellenza, contribuirà a diffondere la cultura marittima nel nord Italia.

La ricerca come leva per il futuro

Il professor Stefano Denicolai, presidente del Centro di Ricerca ITIR, ha espresso la volontà di creare una piattaforma dedicata alla ricerca e al trasferimento tecnologico nel settore subacqueo. Pavia, sebbene distante dal mare, può giocare un ruolo cruciale nel contesto marittimo globale. Denicolai ha evidenziato come il 70% della superficie terrestre sia coperta d’acqua, la quale ha un impatto significativo su economia e geopolitica. Comprendere queste dinamiche è fondamentale per affrontare le sfide del futuro.

La firma di questo accordo rappresenta un passo importante verso lo sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente marino. In un contesto di crescente incertezza geopolitica e economica, garantire una presenza robusta nel dominio marittimo è essenziale per la stabilità e la competitività dell’Italia. Il nostro Paese, al centro di uno dei mari più trafficati al mondo, può trasformare il proprio vantaggio geografico in una reale leadership con un investimento mirato in innovazione e collaborazione tra ricerca e industria.

Investire nella blue economy e nell’underwater economy non è solo una questione di opportunità economiche, ma si tratta di garantire il nostro futuro su un pianeta dove il mare gioca un ruolo sempre più cruciale. Questo accordo tra l’Università di Pavia e la Marina Militare rappresenta una visione lungimirante che pone l’Italia in una posizione strategica nel panorama globale, promuovendo l’innovazione e la formazione nel settore marino.

Condividi questo articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *