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Dazi cinesi contro prodotti Usa: impatto sui mercati asiatici in crescita

Dazi cinesi contro prodotti Usa: impatto sui mercati asiatici in crescita

I dazi “di ritorsione” del 84% imposti dalla Cina sui prodotti statunitensi sono diventati ufficiali oggi, aprendo una nuova fase nella guerra commerciale tra Pechino e Washington e sollevando preoccupazioni per una potenziale recessione globale. Tali tariffe riguarderanno tutti i beni statunitensi in arrivo in Cina, il cui valore stimato ha raggiunto i 143,5 miliardi di dollari per il 2024, secondo i dati forniti dall’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti.

Reazione dei mercati asiatici

In un contesto complesso, l’Asia intera ha accolto con entusiasmo la sospensione di 90 giorni dei dazi annunciata da Donald Trump, che ha portato a un significativo rialzo dei mercati azionari. La borsa di Tokyo ha reagito positivamente, con l’indice Nikkei che è aumentato di oltre 5% all’apertura, per poi gonfiarsi fino a superare il 9%. L’indice Topix, che include le società con la maggiore capitalizzazione, ha registrato un +8,02%, raggiungendo quota 2.537,77 punti.

Similmente, la borsa di Seul ha dato segnali di crescita, con il Kospi che ha guadagnato circa 5% subito dopo l’apertura. Anche il titolo tecnologico Kosdaq ha visto un incremento del 4,23%. In effetti, l’operatore del mercato borsistico sudcoreano ha dovuto interrompere gli acquisti programmati per cinque minuti a causa dell’inaspettato rialzo, con i futures sul Kospi 200 che avevano superato il 5%.

Indici in crescita nel sud-est asiatico

Il rally ha raggiunto livelli record all’indice di riferimento della borsa di Taipei, il Taiex, che ha aperto la seduta con un incremento di oltre 9%. Alle 09:45 ora locale, l’indice ha guadagnato 1.611,77 punti, portandosi a 19.003,53 e diventando così il balzo più consistente con un aumento del 9,27%. Le principali aziende tecnologiche taiwanesi, tra cui TSMC, MediaTek, Delta Electronics e Foxconn, hanno registrato performance straordinarie, raggiungendo rapidamente il loro limite giornaliero del 10%.

La spinta dei mercati asiatici è stata stimolata anche dai guadagni di oltre il 9% visti a Wall Street, avvenuti dopo l’annuncio di Trump riguardante la pausa temporanea dei nuovi dazi. La maggior parte dei partner commerciali di Washington ha mostrato disponibilità a negoziare, escludendo però la Cina. Gli indici della borsa di Shanghai e Shenzhen hanno mostrato segni di progresso, avanzando rispettivamente dell’1,29% e del 2,29%.

Andamento della borsa di Hong Kong e Australia

Il principale indice della borsa di Hong Kong, l’Hang Seng, è aumentato di circa 2,69% poco dopo l’apertura, con un incremento che ha superato i 600 punti, attestandosi attorno a 20.900 punti. Anche in Australia, l’indice principale ASX200 ha iniziato la seduta in positivo, con un rialzo di oltre il 5%, mentre i mercati del sud-est asiatico, guidati dal Vietnam, hanno visto un rally di quasi il 7%.

Questo scenario mostra chiaramente come le dinamiche globali di commercio e politica influenzino i mercati azionari, mettendo in evidenza l’importanza della vigilanza continua per gli investitori e gli analisti in un contesto internazionale così volatile.

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