Un evento storico si è consumato oggi tra le mura vaticane. Per la prima volta in 500 anni, dai tempi della Riforma anglicana, un sovrano britannico ha pregato pubblicamente insieme a un Papa. Una visita lampo, quella di Re Carlo III e della Regina Camilla, ma densa di significati ecumenici e all’insegna della cura del Creato, tema particolarmente caro al monarca.
La giornata è iniziata con un’udienza privata con Papa Leone XIV nella Biblioteca Apostolica. Subito dopo, mentre Carlo si intratteneva con il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, la Regina Camilla ha visitato la Cappella Paolina. Il momento più solenne e atteso, però, si è svolto nella Cappella Sistina: una preghiera ecumenica per la cura del Creato, presieduta dal Pontefice. Una liturgia in inglese e latino che ha unito, in un gesto senza precedenti, il capo della Chiesa cattolica e il capo della Chiesa anglicana.
A rendere ancora più significativo questo momento, la presenza dell’arcivescovo di York Stephen Cottrell, seconda carica della Chiesa d’Inghilterra. Alla preghiera hanno contribuito le voci non solo del Coro della Cappella Sistina, ma anche quelle del Coro della Cappella di St. George del Castello di Windsor, creando un ponte sonoro tra Roma e l’Inghilterra.
Un titolo storico nella Basilica di San Paolo
Nel pomeriggio, un altro evento ha segnato la storica visita: nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Re Carlo III è stato conferito il titolo di Royal Confrater. Questo riconoscimento sottolinea i profondi legami storici tra la Corona d’Inghilterra e l’Abbazia benedettina annessa alla Basilica, vincoli che non sono stati spezzati neppure dalla separazione delle Chiese nel XVI secolo.
Come simbolo tangibile di questo riavvicinamento, nel coro monastico è stato collocato uno stallo, uno scranno, con lo stemma di Re Carlo e il motto “Ut unum sint“. Questo seggio rimarrà nell’abside della Basilica anche per il futuro, a disposizione degli eredi al trono. Il titolo di Royal Confrater è un gesto di ospitalità ecumenica che testimonia il cammino di riconciliazione intrapreso.
La visita, originariamente concepita in occasione del Giubileo e per celebrare i 10 anni dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, ha trovato la sua realizzazione sotto il nuovo Pontefice, Leone XIV. Un giorno intenso che ha unito preghiera, storia e un forte impegno per l’ambiente, segnando una tappa indelebile nel dialogo tra Roma e Canterbury.