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Acquaro, elezioni non valide per bassa affluenza: il comune torna al commissario

Acquaro, elezioni non valide per bassa affluenza: il comune torna al commissario

Ad Acquaro, piccolo centro del Vibonese, il silenzio delle urne ha parlato più forte di qualsiasi candidato. Le elezioni comunali sono state dichiarate non valide a causa della bassa affluenza, un esito che sancisce il ritorno alla gestione commissariale e segna una battuta d’arresto per la comunità.

La consultazione era attesa come un momento di riscatto dopo un commissariamento di due anni, seguito allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. L’unica lista ammessa, “Acquaro Bene Comune“, che candidava a sindaco l’ispettore di polizia in pensione Giuseppe Ferraro, non è riuscita a mobilitare il quorum necessario. L’affluenza si è fermata a un mero 28,07%, ben al di sotto del 40% richiesto per la validità del turno elettorale.

Il quadro elettorale era stato già drasticamente ridimensionato prima del voto. L’altra lista in lizza, quella a sostegno di Giuseppe Barilaro, il sindaco uscente dell’amministrazione sciolta, era stata esclusa dalla competizione. La Commissione elettorale di Vibo Valentia, con decisioni poi confermate dal Tar e dal Consiglio di Stato, aveva rilevato gravi irregolarità formali nella presentazione dei documenti.

Con il turno elettorale non valido, il Comune di Acquaro tornerà quindi nelle mani di un commissario prefettizio. A differenza della terna nominata in caso di scioglimento per mafia, questa volta la gestione sarà affidata a un solo commissario. La sua amministrazione durerà fino al prossimo turno elettorale utile, quando i cittadini avranno una nuova occasione per eleggere un sindaco e un Consiglio comunale, auspicando in una partecipazione che possa finalmente voltare pagina.

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