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Chi è Hashem Safi al Din, il successore di Hassan Nasrallah in Hezbollah Gli stretti legami di Safi al Din con l’Iran e il futuro di Hezbollah

Chi è Hashem Safi al Din, il successore di Hassan Nasrallah in Hezbollah Gli stretti legami di Safi al Din con l'Iran e il futuro di Hezbollah

Chi è Hashem Safi al Din, il successore di Hassan Nasrallah in Hezbollah

La recente nomina di Hashem Safi al Din come nuovo segretario generale di Hezbollah segna un momento cruciale per il gruppo sciita libanese. Succede a suo cugino Hassan Nasrallah, deceduto recentemente durante un attacco a Beirut, mentre il movimento affronta sfide significative a causa degli intensi bombardamenti israeliani. Safi al Din, già considerato il “vice” di Nasrallah, dovrà affrontare un’organizzazione provata da perdite e tensioni crescenti.

Safi al Din: un leader in ascesa

Nato nel 1964 nella città di Deir Qanun, nel sud del Libano, Hashem Safi al Din ha scalato rapidamente i ranghi di Hezbollah. Entrato nella leadership nel 1995, ha ricoperto importanti ruoli, incluso quello di capo del Consiglio della Jihad, incaricato delle operazioni militari. La sua formazione accademica nelle città sacre di Najaf (Iraq) e Qom (Iran), dove ha studiato con Nasrallah, ha consolidato i legami con la dirigenza del movimento.

Safi al Din è considerato un leader influente, con radici in una famiglia rispettata nel Libano meridionale. Suo fratello Abdullah è un rappresentante di Hezbollah in Iran, il principale alleato del gruppo. Questo legame familiare e politico è fondamentale nel contesto delle dinamiche del potere all’interno di Hezbollah.

Legami personali con l’Iran

I legami di Safi al Din con l’Iran sono particolarmente rilevanti. Sua moglie, Zeinab Soleimani, è la figlia di Qasem Soleimani, il comandante della Forza Quds assassinato nel 2020. Questo matrimonio non ha fatto altro che rafforzare i legami tra Hezbollah e la Repubblica islamica, aumentandone ulteriormente l’influenza.

Nonostante il fatto che Hezbollah sia considerato un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e da Israele, l’Unione Europea ne riconosce soltanto il braccio armato come tale. Nel 2017, Washington ha designato Safi al Din come terrorista per il suo ruolo chiave all’interno del gruppo, un indicativo della sua posizione di potere.

La sfida del futuro di Hezbollah

Safi al Din guida attualmente il consiglio esecutivo di Hezbollah, funzione che svolge dal 2001, e ha assunto il comando militare nel Libano meridionale nel 2010. Questa posizione è cruciale, poiché Hezbollah deve affrontare costantemente le minacce provenienti da Israele. La sua nomina come successore di Nasrallah era attesa da anni, soprattutto dopo la guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele.

Negli ultimi mesi, Safi al Din ha fatto rara apparizione pubblica, ma le sue dichiarazioni indicano una strategia di resilienza. Condannando le azioni israeliane e definendo il fallimento delle avventure militari nello stato ebraico e a Gaza, il nuovo leader di Hezbollah si trova ad affrontare una prova di leadership in un contesto di conflitto crescente e instabilità interna.

Hashem Safi al Din si prepara dunque a guidare Hezbollah in un periodo critico, dove il suo legame con l’Iran e la capacità di mantenere unita l’organizzazione saranno fattori determinanti per il futuro dell’alleanza sciita e della sua capacità di resistere alle pressioni esterne.

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