Nel corso di un recente briefing alla Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha commentato la situazione delicata tra Israele e Iran, in particolare dopo l’attacco missilistico iraniano di martedì. Biden ha sottolineato che gli israeliani non hanno ancora preso una decisione definitiva riguardo a un potenziale ritorsione e che la questione è attualmente oggetto di discussione. Ha anche espresso il suo disaccordo con l’idea di un attacco ai siti nucleari iraniani.
Biden ha rimarcato il forte sostegno che la sua amministrazione ha fornito a Israele, evidenziando che “nessuna amministrazione ha aiutato Israele più di me”. Ha affermato che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dovrebbe tenere a mente questo aiuto e ha escluso l’ipotesi che la questione possa influenzare le elezioni interne di Israele.
La risposta finale di Israele
Parlando della possibilità di attacchi ai giacimenti petroliferi iraniani, Biden ha suggerito che gli israeliani potrebbero considerare “alternative” alla guerra diretta. Ha sottolineato il legittimo diritto di Israele a rispondere agli attacchi da parte dell’Iran così come di altri gruppi militanti, come Hezbollah e Houthi, ma ha insistito sulla necessità di gestire con attenzione il tema delle vittime civili.
In risposta a ulteriori domande su come Israele dovrebbe reagire, Biden ha preferito mantenere il riserbo, affermando che le decisioni spettano solo a loro. Quando gli è stato chiesto se fosse in discussione l’adozione di sanzioni contro l’Iran, ha confermato che la questione è attualmente valutata.
Le possibili conseguenze regionali
Alla richiesta di chiarimenti su come gli Stati Uniti possano evitare un conflitto totale in Medio Oriente, Biden ha informato che gli Stati Uniti stanno già compiendo sforzi significativi. Ha spiegato che l’approccio principale consiste nel mobilitare la comunità internazionale e coinvolgere gli alleati, inclusi i francesi in Libano, per mantenere sotto controllo la situazione. Tuttavia, ha segnalato che l’incertezza è aggravata dalla presenza di “politici irrazionali” come quelli di Hezbollah e Houthi, il che rende la situazione particolarmente complessa da gestire.
In sintesi, l’amministrazione Biden sta monitorando da vicino la situazione nella regione, auspicando un approccio diplomatico e strategico per evitare ulteriori escalation di violenza. Con la crescente tensione, è chiaro che il dialogo e la cooperazione tra alleati saranno cruciali nei prossimi mesi.