Assumere un ergastolano: la storia di un imprenditore che cambia vita e fa bene
In un mondo dove le opportunità di riscatto sono spesso limitate per chi ha commesso errori in passato, la storia di Egidio Fiandino offre una prospettiva di speranza e cambiamento. Questo imprenditore piemontese ha preso una decisione audace: assumere un ex detenuto condannato a ergastolo, dimostrando che è possibile offrire una seconda chance a chi ha pagato il proprio debito con la società.
Un’azienda agricola con una lunga tradizione
L’azienda di Egidio Fiandino, situata a Villafalletto, in provincia di Cuneo, vanta una lunga storia che affonda le radici nel ‘700. Apprezzata per la produzione di burro e formaggi a caglio vegetale, la sua attività è testimonianza di un’ampia conoscenza del settore caseario. Un mese fa, Egidio ha aperto le porte della sua azienda a Giovanni, un uomo che ha trascorso oltre trent’anni in carcere. Grazie all’associazione “Seconda Chance”, Giovanni ha ottenuto l’opportunità di lavorare, uscendo ogni giorno dall’istituto penitenziario per integrarsi nel mondo del lavoro.
Il significato di una seconda chance
La scelta di assumere un ex detenuto, come racconta Egidio, non è stata influenzata da agevolazioni fiscali o incentivi economici. “A quelle, eventualmente, pensa il mio consulente” afferma. La motivazione principale è puramente pratica e umana: “Ho bisogno di aiuto. Mi è capitata l’opportunità di scegliere questo ragazzo e non ci ho pensato neppure un secondo”. La sua decisione è stata guidata dalla necessità di lavorare intensamente in vista del Natale e dalla fiducia nelle capacità di Giovanni, sottolineando come il passato di un individuo non debba precludergli un futuro dignitoso.
Un ambiente di lavoro positivo
Giovanni è stato collocato in un reparto a bassa responsabilità, dove si occupa della scaffalatura e del confezionamento dei formaggi. Egidio ha notato un miglioramento significativo nel comportamento di Giovanni: “Si sta comportando bene, socializza, è rispettoso con tutti”, afferma. Il titolare dell’azienda è convinto che dare un’opportunità a qualcuno che ha commesso errori giovanili non solo sia giusto, ma possa anche arricchire il contesto lavorativo, portando nuova energia e motivazione.
Il ruolo di Paolo De Chiesa
Il supporto di Paolo De Chiesa, un amico di lunga data di Egidio e un noto ex campione di slalom, è stato cruciale in questa iniziativa. La sua connessione con l’associazione di Flavia Filippi ha reso possibile l’incontro tra Egidio e Giovanni. Paolo, dopo aver ascoltato la storia di Giovanni e saputo della sua buona condotta in carcere, ha subito pensato all’azienda di Egidio come un’opportunità per il giovane. Questa rete di supporto tra amici e imprenditori sensibili dimostra come la solidarietà possa trasformare vite.
Un esempio da seguire
La storia di Egidio e Giovanni rappresenta un esempio luminoso di come il mondo del lavoro possa aprirsi al recupero sociale. “Spero davvero che altri imprenditori della mia regione, e non solo, seguano la mia stessa strada”, afferma Egidio, incoraggiando un approccio più inclusivo e solidale nel panorama lavorativo. L’esperienza di Giovanni non è solo una nuova opportunità per lui, ma anche una lezione per tutti su come la dignità e la responsabilità possano andare di pari passo con il cambiamento e la crescita.
In conclusione, questa storia di riscatto non solo invita a riflettere sull’importanza di offrire una seconda possibilità, ma rappresenta anche un invito all’azione per imprenditori e cittadini a diventare protagonisti di un cambiamento positivo nella società.