Ad Aleppo le chiese aperte nonostante i combattimenti: la testimonianza dell’arcivescovo maronita
Dopo giorni di intensi combattimenti, la città di Aleppo si trova in un momento di grande incertezza. L’arcivescovo maronita di Aleppo, Joseph Tobji, ha condiviso la sua testimonianza con l’Agenzia Fides, descrivendo la situazione attuale in cui la città è ora controllata dalle milizie dell’opposizione. Sebbene non ci siano stati spargimenti di sangue recenti, il clima di insicurezza persiste e la vita quotidiana è stata improvvisamente interrotta.
Situazione attuale ad Aleppo
L’arcivescovo Tobji ha comunicato che, dopo tre giorni di violenti scontri, l’esercito siriano ha abbandonato Aleppo e le milizie dell’opposizione hanno preso il controllo della città. “È tutto silenzioso adesso. La città sembra sospesa e nessuno ci fornisce informazioni credibili,” ha affermato. La chiesa dell’arcivescovo rimane aperta; le celebrazioni e le messe continuano, senza segni di attacchi contro le comunità cristiane.
Tuttavia, nonostante la calma apparente, l’arcivescovo esprime preoccupazione per quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni. “Stiamo vivendo in una situazione di precarietà. Non sappiamo se ciò che ci è arrivato come voce sull’arrivo di truppe governative sia vero o meno,” ha detto Tobji, sottolineando così la fragilità della situazione.
Aleppo e la vita quotidiana interrotta
La testimonianza dell’arcivescovo evidenzia come l’offensiva dei gruppi armati sia giunta inaspettatamente. “La vita qui stava riprendendo, ma ora la città è in uno stato di paralisi. Negozi e forni sono chiusi e le persone non hanno avuto il tempo di fare riserve,” ha dichiarato. La mancanza di avvisi prima dell’attacco ha colto la popolazione di sorpresa, lasciando le famiglie vulnerabili.
Padre Hugo Alaniz, un sacerdote dell’istituto del Verbo Incarnato, conferma che i ribelli hanno preso il controllo quasi totale di Aleppo. Nonostante le difficoltà, le comunità religiose, tra cui i membri della Chiesa cattolica e le suore di Madre Teresa, continuano a prendersi cura degli anziani e dei bisognosi. “Per ora, siamo tutti al sicuro e chiediamo preghiere per affrontare questa situazione,” ha aggiunto padre Hugo.
Unità e speranza per il futuro
La speranza rimane un tema centrale nelle parole dell’arcivescovo e di padre Hugo. Nonostante le avversità e la precarietà, la religione e la fede sembrano unire le famiglie e le comunità in questo periodo difficile. Le celebrazioni religiose continuano e ci si augura che il dialogo e la tolleranza possano prevalere anche in un contesto così complesso.
La situazione ad Aleppo rimane fluida e, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, le testimonianze di chi vive in prima persona questa drammatica realtà offrono uno spaccato prezioso della vita nell’area. La comunità cristiana, pur con coraggio e determinazione, attende e spera in un futuro migliore, pregando per la pace e la stabilità nella loro amata città.