Missili statunitensi in Ucraina colpiscono la Russia, Lavrov avverte: Occidente cerca escalation
Nelle ultime ore, l’Ucraina ha fatto un passo significativo nel conflitto con la Russia, lanciando per la prima volta missili statunitensi a lungo raggio, gli ATACMS, contro obiettivi situati in territorio russo. Questo attacco ha suscitato una reazione immediata da parte della Russia, con minacce di rappresaglie e la reiterazione della sua posizione riguardante l’uso delle armi nucleari. Un alto ufficiale ucraino ha confermato l’operazione, effettuata nella regione di confine di Bryansk, mentre il governo russo ha denunciato l’azione come una provocazione.
La reazione della Russia
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha commentato l’attacco, affermando che si tratta di un’iniziativa che segna l’inizio di una “nuova fase della guerra dell’Occidente contro la Russia”. Durante una conferenza stampa a Rio de Janeiro, in occasione del vertice del G20, ha dichiarato che la Russia risponderà in modo adeguato a questa escalation. La scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha autorizzato l’Ucraina a effettuare attacchi sul suolo russo utilizzando i missili a lungo raggio, un cambio strategico evidente a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump.
La minaccia nucleare
Putin, da parte sua, ha firmato un decreto che amplia le potenzialità del suo paese di ricorrere all’uso delle armi nucleari. Queste nuove “linee guida” indicano che il Cremlino potrebbe considerare l’utilizzo di armi nucleari anche contro paesi privi di tale arsenale, come l’Ucraina, ma sostenuti da una potenza nucleare come gli Stati Uniti. Il governo russo ha definito questa misura “necessaria” per rispondere adeguatamente alla situazione attuale, mentre Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea hanno bollato questa posizione come “irresponsabile”.
Le dichiarazioni di Lavrov
Lavrov ha avvertito che l’impiego dei missili ATACMS da parte dell’Ucraina rappresenta un chiaro segnale di escalation da parte del governo di Kiev e dell’Occidente. Secondo il ministro, l’uso di questi sistemi d’arma complessi non sarebbe possibile senza un supporto diretto da parte di esperti statunitensi, che forniscono assistenza in fase di programmazione e puntamento. La situazione rimane tesa: per il governo russo, l’attacco subito rappresenta non solo un attacco militare, ma anche un atto di aggressione promosso da interessi occidentali.
Il contesto del conflitto
Pertanto, si delinea una nuova fase nel conflitto tra Russia e Ucraina, in cui le tensioni si intensificano e le minacce di escalation nucleare diventano sempre più concrete. L’inclusione di missili statunitensi nel conflitto cambia radicalmente le dinamiche di un confronto che continua a costare caro alla stabilità della regione.
La risposta della comunità internazionale, sperando in un dialogo piuttosto che in un ulteriore inasprimento delle ostilità, sembra essere più cruciale che mai in questo delicato scenario geopolitico. L’attenzione è rivolta ora a diversi attori globali, in attesa di comprensione e risoluzione alla crisi che, giorno dopo giorno, si fa sempre più intricata e pericolosa.