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Mosca frena le trattative con gli Usa: solo colloqui tecnici senza accordi specifici

Mosca frena le trattative con gli Usa: solo colloqui tecnici senza accordi specifici

Negli ultimi giorni, Mosca ha messo in chiaro la sua posizione riguardo alle attese trattative con gli Stati Uniti sul conflitto in Ucraina. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che attualmente si sta lavorando solo su collaborazioni tecniche e che non è previsto alcun annuncio sui risultati di tali intese. Queste dichiarazioni sono arrivate in concomitanza con i colloqui attualmente in corso a Riad, dove la Russia sta approfondendo i dettagli senza la prospettiva di pubblicare informazioni significative.

Le aspettative sulle trattative

Peskov ha sottolineato che il contenuto delle discussioni sarà oggetto di analisi prima di poter parlare di eventuali accordi. Inoltre, ha chiarito che non ci sono ancora piani concreti per un incontro tra i rappresentanti di Russia, Stati Uniti e Ucraina. “Non ci sono attualmente discussioni riguardanti un incontro del genere,” ha affermato Peskov in risposta alle domande dei giornalisti, evidenziando che il dialogo è per ora confinato a questioni tecniche.

Commenti di Lavrov sul peacekeeping

Nell’ambito di queste dinamiche, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha espresso forti critiche nei confronti dell’iniziativa dei paesi europei, in particolare di Francia e Gran Bretagna, di inviare forze di peacekeeping in Ucraina. Intervistato da Channel One, Lavrov ha definito tali proposte come “l’idea di sognatori incompetenti”, evidenziando il fallimento evidente delle strategie europee. Secondo Lavrov, questa posizione contrasta con quella degli Stati Uniti, che hanno avanzato richieste di parametri preliminari per risolvere il conflitto in corso.

Lavrov ha continuato a sostenere che, senza il supporto dell’Europa, le forze armate ucraine avrebbero affrontato una sconfitta molto tempo fa. Ha criticato Londra e Parigi per essere tra i primi a fornire armi a Kiev, ponendo l’accento sul ruolo cruciale che questi paesi hanno avuto nel sostenere l’Ucraina nella crisi attuale.

Infine, il ministro ha tracciato un parallelo storico, ricordando i tentativi passati di contenere la Russia, comparando l’attuale dinamica alle ambizioni di Napoleone e Hitler, affermando che Mosca ha già affrontato simili sfide nella sua storia.

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