Kim Jong-un arriva a Pechino a bordo del suo treno blindato, un vero e proprio gioiello tecnologico e simbolo di potere. Il leader nordcoreano ha raggiunto la capitale cinese per partecipare alla parata militare che celebra l’80esimo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale, un evento carico di significati politici.
Il suo mezzo di trasporto d’eccezione, soprannominato la “fortezza ambulante”, è un treno verde oliva prodotto a Pyongyang, noto per la sua sicurezza estrema. È completamente blindato, dai finestrini alle pareti e al pavimento, progettato per resistere a proiettili ed esplosivi. Secondo fonti del ministero dell’Unificazione sudcoreano, a bordo sono presenti anche armi d’assalto e un elicottero per le emergenze, dettagli che rendono questo treno molto più sicuro di un volo presidenziale.
Le incredibili caratteristiche del treno di Kim
Oltre all’armatura, il convoglio possiede dispositivi degni di un film di spionaggio. Una delle sue caratteristiche più singolari è la capacità di invertire la marcia all’istante in caso di imprevisti, rendendo le sue rotte imprevedibili e difficili da intercettare. Tuttavia, tutto questo equipaggiamento ha un prezzo in termini di prestazioni: a causa del peso, il treno non può superare i 60 km/h. Questo spiega perché i suoi viaggi sono epici: nel 2001, suo padre Kim Jong-il impiegò 24 giorni per un viaggio di andata e ritorno da Pyongyang a Mosca.
Un viaggio raro e dal forte significato politico
Da quando ha preso il potere nel 2011, Kim Jong-un ha viaggiato pochissimo all’estero. Questo è solo il suo nono viaggio fuori dai confini nazionali, che include:
– Quattro visite in Cina
– Due visite in Russia
– Due visite nella zona demilitarizzata al confine con la Corea del Sud
La presenza del leader nordcoreano alla parata di Pechino non è quindi una semplice formalità. L’invito di Xi Jinping conferma la volontà della Cina di mantenere la Corea del Nord nella sua sfera di influenza, in un momento particolarmente delicato. Pyongyang ha infatti intensificato i legami con Mosca, culminati nel patto di mutua difesa dello scorso anno che ha visto l’invio di migliaia di soldati nordcoreani a combattere in Ucraina.
La partecipazione di Kim alla commemorazione manda un messaggio chiaro al mondo: Cina, Corea del Nord e Russia intendono presentare un fronte unito contro quella che definiscono “egemonia americana”. Il lungo e lento viaggio sulla “fortezza ambulante” è, in sé, una potente dichiarazione di intenti.