Cronaca

A Città di Castello apre la stagione di caccia al tartufo bianco: date e programma del Salone Nazionale

A Città di Castello apre la stagione di caccia al tartufo bianco: date e programma del Salone Nazionale

L’aria dell’Alto Tevere umbro inizia a profumare inconfondibilmente di terra e bosco. A Città di Castello, una delle capitali indiscusse del tartufo in Italia, si alza il sipario sulla nuova stagione di raccolta. Domenica 28 settembre, come da tradizione che fissa l’apertura nell’ultima domenica del mese, i cavatori e i loro fidati cani inizieranno la ricerca del prezioso tartufo bianco pregiato.

Il territorio altotiberino, dove nasce una trifola su tre che finisce sulle tavole di tutto il mondo, si prepara a vivere mesi intensi. Qui operano oltre 1.000 cavatori e quasi 3.000 cani, veri campioni del fiuto, protagonisti di una tradizione che affonda le sue radici in secoli di storia. Le statistiche confermano il primato di questa zona, con un numero di tartufai in rapporto agli abitanti tra i più alti a livello nazionale, un dato in continua crescita.

Il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato

L’appuntamento clou della stagione è la 45esima edizione del Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, in programma da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre nel rinascimentale centro storico di Città di Castello. La città si trasformerà nel regno della trifola, con un profumo inebriante che guiderà i visitatori tra piazze, vicoli e palazzi carichi di arte e storia.

Sarà un fine settimana all’insegna del gusto, della cultura e della tradizione. Grandi chef, esperti di enogastronomia e aspiranti cuochi saranno protagonisti di show cooking, laboratori e conversazioni. I ristoranti proporranno menu speciali dedicati al tartufo, mentre lo street food con i sapori della cucina tipica umbra e italiana popolerà vicoli e piazze, affiancato da una vasta scelta di prodotti agroalimentari a chilometro zero.

Gusto, tradizione e nuovi protagonisti

Non potranno mancare i piatti della tradizione, quasi leggendari, come le irresistibili tagliatelle tirate a mano e gli gnocchi di patate di Pietralunga, cosparsi di prelibata trifola. A rendere indimenticabile l’esperienza c’è anche la presenza di chef storici della rassegna, come Pierluigi Manfroni, punto di riferimento per vip e personaggi del jet set internazionale, tra cui Monica Bellucci.

Secondo gli esperti, la stagione si preannuncia di alta qualità e con buone quantità, promettendo grandi soddisfazioni per i buongustai. Per i prezzi, invece, è ancora presto per fare previsioni. Accanto ai veterani del “vanghino”, capitanati dal presidente dell’Associazione Tartufai Alto Tevere, Andrea Canuti, ci sono sempre più nuovi aspiranti tartufai, segno di una tradizione viva e in evoluzione.

Le istituzioni locali, dal sindaco Luca Secondi all’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri, fino al Presidente dell’Ente Fiera Nazionale Bianco Pregiato Lazzaro Bogliari, sottolineano il valore di questo settore: “Il nostro tartufo bianco e gli altri prodotti del bosco non temono confronti. I tartufai e i loro straordinari cani sono i veri protagonisti di un importante settore agro-alimentare che contribuisce a elevare l’immagine e la promozione del nostro territorio”. Un’attività, quella del tartufaio, che è parte identitaria del patrimonio sociale, culturale e tradizionale della città, con importanti risvolti economico-occupazionali.

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