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Spagna rimuove simboli dittatura Franco nuovo elenco governo Sanchez

Spagna rimuove simboli dittatura Franco nuovo elenco governo Sanchez

Spagna rimuove simboli dittatura Franco: nuovo elenco governo Sanchez

Il governo spagnolo ha deciso di imprimere una nuova accelerazione alla rimozione dei simboli legati al regime franchista, annunciando la pubblicazione di un elenco completo dei simboli franchisti da eliminare dagli spazi pubblici. A renderlo noto in Parlamento è stato il primo ministro socialista Pedro Sanchez, che ha fissato l’obiettivo per la fine di novembre. Si tratta dell’ultimo passo di un percorso, spesso contrastato, per fare i conti con un capitolo buio della storia nazionale.

Dagli imponenti archi di trionfo alle piazze e alle vie intitolate ai fedelissimi del dittatore, le tracce del governo di Francisco Franco, durato quasi quarant’anni, rimangono ancora ben visibili nel paesaggio urbano della Spagna. Secondo il gruppo di attivisti “Deberia Desaparecer”, nato proprio per censire queste vestigia, sarebbero ancora più di 6.000 i simboli illegali sparsi per il paese. Tra i più prominenti c’è l’Arco della Vittoria di Madrid, un monumento alto 50 metri costruito per celebrare la vittoria delle forze nazionaliste nella guerra civile.

Un passato che divide

L’eredità di Franco resta un tema profondamente controverso in Spagna. Il ‘Caudillo’ salì al potere dopo aver rovesciato una repubblica democratica e aver scatenato una brutale guerra civile. Dopo la sua morte, nel 1975, il paese avviò una complessa transizione verso la democrazia, ma una legge di amnistia del 1977 di fatto bloccò per anni la possibilità di processare i crimini del vecchio regime.

I tentativi di rimuovere l’iconografia franchista non sono una novità. Il primo grande intervento fu la Legge sulla Memoria Storica del 2007, voluta dall’allora premier socialista Zapatero. La svolta più significativa si è avuta però con l’insediamento di Sanchez, che nel 2019 ha promosso la riesumazione dei resti di Franco dal grandioso mausoleo della Valle dei Caduti, per una sepoltura più discreta e per evitare che il luogo diventasse un santuario per l’estrema destra.

La resistenza della destra e i progetti futuri

L’azione del governo si è però spesso scontrata con la ferma opposizione del Partito Popolare, che accusa l’esecutivo di voler riaprire vecchie ferite e dividere il paese. Il partito di destra ha addirittura promesso di abrogare la nuova Legge sulla Memoria Democratica se tornerà al potere.

Nonostante le resistenze, il processo continua. Il governo di Madrid ha annunciato circa 100 eventi per il 2025 per commemorare i 50 anni dalla morte del dittatore e l’inizio della transizione democratica. Un recente sondaggio mostra come il dibattito sia ancora vivo: se la maggioranza degli spagnoli (65,5%) giudica negativamente la dittatura, una fetta non trascurabile, il 21,3%, la considera invece un periodo “buono” per la Spagna.

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