Spike Lee chiude una volta per tutte ogni possibile fraintendimento: non ha nulla contro Jannik Sinner, anzi. Il celebre regista premio Oscar, intervenuto al Torino Film Festival, ha voluto chiarire la sua posizione, mettendo fine a ogni speculazione su una sua presunta ostilità verso Jannik Sinner.

“Voglio chiarire qualcosa prima di iniziare”, ha esordito Lee. “Non ho niente contro Sinner. Alcune persone, vedendo l’entusiasmo che avevo per Carlos Alcaraz, hanno percepito che ci fosse ostilità verso di lui. Non è così“.

Il regista ha raccontato di aver ricevuto numerosi messaggi da fan italiani preoccupati da questa dinamica, ma la sua risposta è stata univoca. Lee non solo ha ribadito la sua assoluta mancanza di risentimento, ma ha espresso il desiderio di incontrare personalmente il campione italiano. “Spero di poterlo incontrare un giorno in persona, stringergli la mano e fargli sapere che non ho niente contro lui. Lui e Carlos sono i due migliori giocatori di tennis del mondo. Quello che provo è solo amore“, ha dichiarato con enfasi.

La sua ammirazione per il talento di Sinner è incontestabile, tanto da posizionarlo senza dubbi tra i vertici assoluti del tennis mondiale. Per Lee, Sinner è semplicemente “un ottimo, ottimo, ottimo giocatore di tennis“.

A dimostrazione di questa stima, Spike Lee ha poi svelato un suo personale desiderio da collezionista. “Quando lo incontrerò a Wimbledon o all’US Open, mi piacerebbe che lui mi firmasse una racchetta di tennis“, ha confidato. La sua collezione è già prestigiosa, con cimeli di leggende come Arthur Ashe, Serena Williams e Coco Gauff. Aggiungere la firma di Sinner sarebbe per lui il modo perfetto per celebrare il campione italiano e completare la sua personale galloria dei grandi. Un gesto che va oltre la formalità e testimonia un rispetto profondo e genuino.