M5s in tribunale se Grillo continua la sua lotta per il simbolo del Movimento
Negli ultimi giorni, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha ribadito la stabilità e l’integrità del simbolo del partito, sottolineando la sua natura “inattaccabile”. Durante un’assemblea con i parlamentari pentastellati, Conte ha affermato con fermezza che la questione legale sollevata da Beppe Grillo sarà affrontata nel caso emergano ulteriori e attuali sviluppi.
Il futuro delle dispute legali
Il deputato del M5s, Alfonso Colucci, ha affermato che una volta concluse le votazioni online degli iscritti, la questione sarà chiusa a livello politico. Se Grillo decidesse di continuare con la sua battaglia legale per il simbolo, il Movimento risponderà “colpo su colpo”. Fonti vicine al partito indicano che un’eventuale causa intentata dall’ex leader potrebbe rivelarsi una scelta rischiosa. “Sarebbe una mossa temeraria, rischierebbe di farsi male sul serio…”, ha affermato un insider.
Conte ha messo in luce che i dissidenti coinvolti in precedenti battaglie legali hanno dovuto affrontare spese processuali, senza alcuna richiesta di danni di immagine. Inoltre, l’accordo stipulato prevede la copertura legale con il vincolo di non avanzare rivendicazioni sul simbolo del partito.
Le considerazioni di Conte
L’ex presidente del Consiglio ha espresso la convinzione che Grillo non abbia margini di manovra sul simbolo del Movimento, che appartiene all’intera comunità. Nonostante ciò, Grillo ha recentemente lanciato dichiarazioni provocatorie, inclusa l’affermazione che il M5s è “morto”. Tuttavia, chi gli è vicino afferma che non ci sono piani concreti per azioni future al momento.
Nel frattempo, i membri del Movimento stanno partecipando attivamente a una nuova votazione online riguardante le norme per modificare il simbolo, gli organismi di garanzia e il ruolo del garante. Il quorum da raggiungere è di almeno 44.467 votanti sui circa 89mila aventi diritto. Le aspettative sono positive, con i pentastellati pronti a verificare se superare il 20% di partecipazione già nelle prime ore delle votazioni.
Un’analisi sull’andamento politico
Durante una recente intervista, Conte ha commentato il distacco di Grillo dalla sua comunità, affermando che il suo “mito si è ampiamente consumato”. Ha sottolineato che l’esito del voto degli iscritti riguardo alla sua defenestrazione è stato sorprendente per l’entità, indicativa di quanto Grillo sia ormai lontano dalla base del Movimento.
Alla domanda se il M5s si presenterà da solo alle prossime elezioni, Conte non ha esitato a chiarire che se il Partito Democratico non modificasse la sua posizione su alcune questioni chiave, come l’invio di armi o le politiche europee, sarebbe probabile una corsa solitaria. “E’ la logica conseguenza della nostra coerenza”, ha affermato fermamente.
In conclusione, il M5s sembra determinato a chiudere le porte a ulteriori conflitti interni, mantenendo una posizione ferma sulla gestione del simbolo e sul futuro politico del Movimento. La battaglia legale con Grillo, se dovesse continuare, rischia di aprire nuove fratture in un partito già provato da tensioni interne.