Cronaca

Femminicidio diventa reato autonomo, approvato il ddl dal Cdm con pene più severe

Femminicidio diventa reato autonomo, approvato il ddl dal Cdm con pene più severe

Femminiicidio diventa reato autonomo, approvato il ddl dal Cdm con pene più severe

Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge storico, che introduce il reato di femminicidio come fattispecie autonoma nel nostro ordinamento giuridico. Questo provvedimento si configura come un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere e prevede sanzioni più severe per reati già gravi nel contesto della violenza sulle donne. La ministra delle Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha descritto il ddl come una vera “riforma dirompente del diritto penale”.

Il nuovo reato di femminicidio

Secondo il testo approvato, chiunque provoca la morte di una donna per motivi di discriminazione o odio nei confronti di lei in quanto donna, o per reprimere i suoi diritti o la sua libertà, sarà punito con l’ergastolo. Questa misura rappresenta una risposta incisiva alla violenza di genere, ponendo l’accento sulla gravità di questi atti. Il ddl non solo introduce il femminicidio come reato autonomo, ma rafforza anche le circostanze aggravanti già previste per reati gravi, come lesioni personali e violenza sessuale.

Protezione delle vittime di violenza

Il disegno di legge non si limita a inasprire le pene, ma introduce anche nuove garanzie procedurali per la protezione delle vittime. Viene stabilita l’audizione obbligatoria della vittima da parte del pubblico ministero nei casi contemplati dal “Codice Rosso”, assicurando una maggiore protezione e considerazione del dolore e delle esigenze delle vittime. Inoltre, la vittima avrà un parere non vincolante nel caso di patteggiamento per reati legati alla violenza.

Ulteriori iniziative includeranno obblighi informativi rivolti ai familiari delle vittime e un potenziamento della formazione per magistrati e forze di polizia, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei casi di violenza di genere. È prevista una maggiore diffusione delle “stanze rosa” dedicate ad ascoltare le testimonianze delle donne che hanno subito violenza, attualmente presenti in 339 presidi di polizia e carabinieri in tutta Italia.

Pene maggiorate per reati gravi

Il ddl prevede, inoltre, un significativo incremento delle pene per reati come stalking e revenge porn, se commessi per odio o discriminazione nei confronti della vittima in quanto donna. In tali circostanze, le pene saranno aumentate da un terzo a due terzi. Anche per i maltrattamenti sono previsti incrementi di pena, variabili da un terzo alla metà. Queste disposizioni mirano a una risposta più severa da parte della giustizia contro ogni forma di violenza.

Reazioni positive dalle istituzioni

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha definito il provvedimento come un “risultato epocale”, enfatizzando il valore della partecipazione attiva delle vittime e dei loro familiari alle fasi investigative e legali. La ministra Casellati ha sottolineato che questo ddl è solo un primo passo verso un testo unico sui diritti delle donne e la loro tutela.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha anche evidenziato l’importanza della formazione delle forze dell’ordine, con un aumento significativo degli ammonimenti per stalking e violenza domestica nel 2024, segnando rispettivamente un incremento del 44% e del 126% rispetto all’anno precedente.

Apprezzamento dall’Organismo Congressuale Forense

L’Organismo Congressuale Forense ha accolto con favore il ddl, considerandolo un importante avanzamento nella lotta contro la violenza di genere. Laura Massaro, responsabile del dipartimento Pari Opportunità dell’OCF, ha affermato che la definizione del femminicidio come crimine autonomo consentirà una risposta più rapida ed efficace da parte della magistratura.

Il commento della presidente Meloni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che il governo ha compiuto un grande passo avanti nel contrastare la violenza contro le donne. Ha sottolineato come questo provvedimento, che introduce il femminicidio come reato autonomo sanzionato con l’ergastolo, rappresenti un aspetto rilevante dell’azione dell’esecutivo. Meloni ha espresso gratitudine verso i ministri coinvolti nel provvedimento e ha considerato queste norme di fondamentale importanza per combattere questa intollerabile piaga sociale, proprio alla vigilia della Giornata internazionale della donna.

Queste nuove leggi indicano un cambiamento significativo nella legislazione italiana, portando maggiore attenzione e protezione alle vittime di violenza di genere e contribuendo a una società più giusta e inclusiva.

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