Trump annuncia cessate il fuoco a Gaza entro una settimana e possibile incontro con l’Iran
Donald Trump ha fatto importanti dichiarazioni dalla Casa Bianca, annunciando che un accordo per il cessate il fuoco a Gaza potrebbe essere raggiunto “entro la prossima settimana”. Parlando dallo Studio Ovale, il presidente degli Stati Uniti ha definito la situazione “vicina” a una risoluzione, sottolineando gli sforzi diplomatici in corso.
### Aiuti umanitari e criticità nella distribuzione
Trump ha affrontato anche il tema degli aiuti umanitari a Gaza, confermando che gli USA stanno inviando “molto cibo e fondi” alla Striscia. Tuttavia, ha ammesso che parte degli aiuti viene “rubata e rivenduta da persone cattive”. Nonostante questo, ha elogiato il sistema di distribuzione sviluppato con Israele, definendolo “abbastanza efficace”.
### Dialogo con l’Iran e tensioni nucleari
Un altro tema chiave è il possibile incontro con l’Iran. Trump ha rivelato che Teheran ha espresso il desiderio di dialogare, aggiungendo: “Lo faremo presto”. Pur mantenendo le sanzioni, il presidente ha sminuito le preoccupazioni sul programma nucleare iraniano, sostenendo che l’arricchimento dell’uranio non sia una priorità per il Paese in questo momento.
### La vittoria legale della Corte Suprema
Trump non ha mancato di celebrare le recenti sentenze della Corte Suprema, definendole una “vittoria gigantesca”. Ha criticato il “potere eccessivo dei giudici federali”, spesso accusati di bloccare le politiche della sua amministrazione. In particolare, ha applaudito la limitazione dello Ius Soli, ribadendo che la cittadinanza per nascita era concepita per figli di schiavi, non per chi “truffa il sistema”.
### Conferenza stampa in arrivo
Il presidente ha annunciato una conferenza stampa alle 17:30 (ora italiana) per approfondire queste tematiche. Ringraziando il Dipartimento di Giustizia, ha promesso ulteriori dettagli sulle politiche future e sulla strategia internazionale degli Stati Uniti.
Mentre il mondo attende sviluppi su Gaza e Iran, le parole di Trump confermano un momento cruciale per la politica estera americana.