Bonus Glovo ai rider diventa caso politico: M5S presenta interrogazione su rischi e paghe da fame
Il bonus proposto da Glovo per incentivare i rider a lavorare durante le giornate di bollino rosso ha scatenato un acceso dibattito politico. Orfeo Mazzella, senatore del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Lavoro a Palazzo Madama, lo ha definito “indecente”, annunciando un’interrogazione alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone.
Secondo Mazzella, non si tratterebbe di un sostegno concreto, ma di una “monetizzazione del rischio”, che spinge i lavoratori a esporsi a condizioni pericolose per pochi euro in più. Un tema che tocca da vicino la questione più ampia delle paghe da fame e della mancanza di tutele per i lavoratori fragili, come i ciclo-fattorini.
Il governo nel mirino: silenzio e mancate tutele
Mazzella non risparmia critiche all’esecutivo, accusato di “assistere silente” mentre migliaia di rider sono costretti ad accettare condizioni disumane. Una contraddizione lampante, sottolinea il senatore, soprattutto mentre in Parlamento si discute del salario minimo, ostacolato – a suo dire – dalla maggioranza.
La proposta di Glovo, dunque, non è solo una questione economica, ma un caso politico che mette in luce le contraddizioni del mercato del lavoro. “Si fermi immediatamente questa follia”, chiede Mazzella, sollecitando un intervento urgente per proteggere chi, ogni giorno, rischia la vita per consegne sottopagate.
Intanto, l’interrogazione presentata dal M5S chiede al governo di prendere posizione, evitando che lavoratori già vulnerabili finiscano per subire ulteriori umiliazioni. Una battaglia che va oltre il bonus, toccando il cuore del diritto al lavoro dignitoso.