Tajani chiarisce a Salvini chi gestisce la politica estera tra premier e ministro Esteri
In un momento di tensione politica, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto per spegnere gli animi e ribadire le gerarchie di governo. Parlando al Meeting di Rimini, il vicepremier ha sottolineato con fermezza che non esiste alcuna crisi diplomatica con la Francia, in netto contrasto con le recenti dichiarazioni di Matteo Salvini.
Tajani ha specificato che i rapporti di politica estera sono gestiti in via esclusiva dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri. A tal proposito, ha rivelato di aver parlato a lungo con il suo omologo francese, Barrot, per preparare il prossimo G7, evidenziando come i colloqui tra i leader dei due paesi siano frequenti e costruttivi.
La sua dichiarazione è suonata come un monito indiretto ai toni accesi usati dal leader della Lega verso il presidente francese. Tajani ha infatti lanciato un appello al dialogo, affermando che per ottenere successi in Europa è necessario puntare sulla forza delle idee e non sulla violenza delle parole.
“Se si vogliono ottenere dei risultati – ha spiegato il Ministro – bisogna puntare sulle idee, anche quando ci sono delle differenze. Non è che con gli amici europei abbiamo sempre la stessa idea, ma si ottengono successi con la forza delle idee piuttosto che con la violenza delle parole. Io uso sempre toni calmi”.
Con questa presa di posizione, Tajani delinea chiaramente i confini della diplomazia italiana, ricordando a tutti gli attori politici che la gestione dei rapporti internazionali segue canali precisi e ufficiali, lontani dalle polemiche e basati su un dialogo rispettoso e costante.