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Guerra di droni Russia-Ucraina, Polonia chiude spazio aereo: Nato rafforza difesa

Guerra di droni Russia-Ucraina, Polonia chiude spazio aereo: Nato rafforza difesa

Anche la Polonia chiude il proprio spazio aereo. La nuova ondata di attacchi con droni russi su Kiev innesca una risposta immediata della NATO, che innalza il livello di allerta in tutta la regione. Dopo l’episodio in Danimarca, è il secondo paese alleato a dover attivare i propri sistemi di difesa in pochi giorni, in un’escalation di tensione che coinvolge direttamente i confini occidentali.

Le autorità polacche hanno disposto la chiusura dello spazio aereo nella parte orientale del paese, interessando anche gli aeroporti di Rzeszów e Lublino. La giustificazione ufficiale data al traffico aereo civile, attraverso i NOTAM, fa riferimento a “traffico aereo militare non previsto”. Dietro questa definizione tecnica, si cela l’attivazione dei piani di vigilanza dell’Alleanza Atlantica, con il decollo di caccia e aerei-radar per il controllo dei cieli.

Le forze armate polacche hanno dichiarato di aver fatto decollare caccia e di aver messo in stato di massima allerta i sistemi di difesa aerea. Queste, hanno precisato, sono misure preventive volte a garantire la sicurezza dello spazio aereo nazionale e a proteggere i cittadini, in particolare nelle zone più vicine al confine ucraino. L’obiettivo è chiaro: prevenire qualsiasi intrusione.

Il contesto è quello di una prova di forza. Diversi paesi europei hanno accusato la Russia di aver violato il loro spazio aereo nelle ultime settimane, in quello che la NATO interpreta come un test della sua determinazione e della prontezza delle sue difese.

La risposta della NATO nel Baltico

L’Allenza non resta a guardare. In seguito all’intrusione di droni nello spazio aereo danese, definita “indesiderata” da Copenaghen, la NATO ha annunciato di aver “rafforzato la vigilanza” nell’area del Baltico. Un portavoce dell’Alleanza, Martin O’Donnell, ha specificato che le misure rafforzate includono molteplici piattaforme di intelligence, sorveglianza e ricognizione e lo schieramento di almeno una fregata per la difesa aerea nella regione a ovest della Russia.

O’Donnell ha affermato che i vertici della NATO “sono stati in costante contatto con i leader danesi” in merito a queste incursioni, le ultime di una serie di violazioni dello spazio aereo di Paesi membri attribuite alla Russia. La situazione richiede una risposta coordinata e mostra un fronte unito di fronte a quelle che vengono percepite come provocazioni strategiche.

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