Richiesta degli USA all’Ucraina: tregua con la Russia e elezioni entro fine anno
L’inviato speciale di Donald Trump per Ucraina e Russia, Keith Kellogg, ha affermato che l’Ucraina dovrà considerare l’idea di organizzare elezioni presidenziali e parlamentari se riuscirà a concordare una tregua con la Russia nei prossimi mesi, possibilmente entro la fine dell’anno. Questa dichiarazione è emersa in un’intervista con Reuters, ripresa dai media ucraini, e sottolinea l’importanza di mantenere la democrazia anche in tempi difficili.
Le elezioni democratiche in tempo di guerra
Kellogg ha sottolineato che la maggior parte delle nazioni democratiche si è sempre dedicata all’organizzazione di elezioni anche durante i conflitti. “È essenziale che l’Ucraina possa andare al voto”, ha affermato. Questo, secondo lui, non solo stimola la partecipazione democratica, ma offre anche la possibilità di avere un numero vario di candidati. Tuttavia, è importante notare che l’amministrazione di Trump non ha ancora richiesto formalmente all’Ucraina di tenere le elezioni presidenziali entro la fine dell’anno.
D’altra parte, il governo di Kiev ha finora respinto le pressioni da parte dell’amministrazione Biden per procedere con le elezioni. La situazione si complica ulteriormente a causa della legge marziale in vigore dal febbraio 2022, che impedisce lo svolgimento di queste elezioni. Si tratta di una situazione delicata, che pone l’accento sulla legittimità del governo ucraino.
Il mandato di Zelensky e le sue sfide
Il mandato quinquennale di Zelensky si concluderà nel 2024; tuttavia, in assenza di un rinnovato mandato elettorale, la Russia ha messo in discussione la legittimità del presidente ucraino. Vladimir Putin ha affermato che Zelensky non è un interlocutore legittimo per eventuali accordi di pace, un elemento che complica ulteriormente le trattative per un cessate il fuoco.
Zelensky continua a ribadire il suo appello alla comunità internazionale affinché eserciti pressioni sulla Russia per porre fine all’aggressione. “La Russia sta attaccando ogni giorno, e questo deve finire”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di una risposta globale a questa situazione. Solo nell’ultima settimana, l’Ucraina ha subito centinaia di attacchi, tra cui quasi 50 missili e numerosi droni.
Un appello alla solidarietà internazionale
Secondo Zelensky, “la Russia non si fermerà da sola”. Ha reiterato la necessità di una sostanziale protezione ai confini, con un richiamo specifico per sistemi di difesa aerea, armi a lungo raggio e l’imposizione di sanzioni più severe. Questi strumenti sono considerati vitali per salvare vite umane e per proteggere l’innocente popolazione ucraina.
Zelensky ha anche espresso gratitudine verso coloro che continuano a sostenere l’Ucraina e a comprendere l’importanza della sua lotta. La solidarietà e il sostegno della comunità internazionale sono fondamentali per affrontare la crisi attuale e per garantire la stabilità e la pace nella regione, dove le tensioni rimangono elevate e la popolazione vive in uno stato di continua emergenza.