Cronaca

Anche i laici giurano al segreto del Conclave per evitare la scomunica

Anche i laici giurano al segreto del Conclave per evitare la scomunica

Anche i laici giurano al segreto del Conclave per evitare la scomunica

Il Conclave, un momento cruciale per la Chiesa cattolica, non riguarda solo i cardinali elettori; anche i laici coinvolti nei preparativi giurano di mantenere il massimo riserbo. Oggi, alle 15, diverse figure, tra cui medici, personale di servizio e religiosi, hanno formalmente prestato giuramento. Questo atto di lealtà al segreto del Conclave è essenziale per tutelare la riservatezza delle elezioni papali.

Il giuramento di segretezza al Conclave

I partecipanti giurano di mantenere un silenzio assoluto riguardo ai dettagli della votazione, come stabilito dalla Costituzione apostolica “Universi Dominici Grecis.” Questa norma implica che ogni officiale e addetto deve astenersi dal comunicare qualsiasi informazione a chi non fa parte del Collegio dei Cardinali elettori. Il giuramento, che si svolge davanti al Camerlengo, il cardinale Kevin Joseph Farrell, prevede anche l’impegno a non utilizzare strumenti di registrazione, assicurando che tutto ciò che avviene all’interno della Città del Vaticano rimanga riservato.

Durante i giorni del Conclave, gli officiali e gli addetti saranno ospitati in luoghi dedicati come Casa Santa Marta o Santa Marta vecchia. È importante notare che non sarà permesso alcun contatto con i familiari, sottolineando la serietà e la severità di questo evento. Ogni partecipante è pienamente consapevole che qualsiasi violazione di questo obbligo comporterà una scomunica “latae sententiae,” applicabile automaticamente senza bisogno di un giudizio ecclesiastico.

La scomunica ‘latae sententiae’

Il concetto di scomunica “latae sententiae” è particolarmente significativo. Questo tipo di scomunica si applica in automatico, sancendo la gravità delle infrazioni alle norme ecclesiastiche. Solo coloro che prestano giuramento possono comprendere pienamente le conseguenze di eventuali violazioni. Questo aspetto del Conclave è una garanzia di integrità e riservatezza, essenziale per il corretto svolgimento delle elezioni papali.

Il rispetto di questo giuramento non è solo una forma di lealtà, ma un obbligo morale e religioso che i coinvolti accettano sin dall’inizio. La preparazione delle operazioni di votazione richiede un ambiente di assoluta riservatezza, affinché il processo elettivo possa avvenire in modo sereno e senza influenze esterne.

In conclusione, il giuramento prestato dai laici e dai vari officiali coinvolti nel Conclave sottolinea la serietà e l’importanza del segreto elettorale nella Chiesa cattolica, assicurando che ogni fase dell’elezione del nuovo Papa rimanga protetta da indiscrezioni e pressioni esterne. La ferma volontà di rispettare questi compromessi è fondamentale per preservare l’integrità della Chiesa e le sue tradizioni millenarie.

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